Sonetto 116Non che all’unione di animi costanti ponga io impedimenti: non è amor vero quel che ai mutamenti muta i manti o s’immiserisce se l’altro è misero. Oh no, no esso è un faro per sempre fisso sulle tempeste, ma mai ne è turbato; stella polare è per chi è nell’abisso, e il suo valore è ignoto anche se stimato. L’Amore non è del Tempo il buffone, a dispetto della sua letale falce; l’amore ai suoi brevi momenti s’oppone resistendo fin al Giudizio iscritto in calce. Se questo fosse errore e sia provato, non ho io mai scritto e nessuno ha mai amato. (William Shakespeare) |
putsomec
sabato 6 gennaio 2007
oOo Sonetto CXVI oOo
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