Vi capita mai di interrogarvi sulle vostre origini, o meglio ancora sulle vostre radici?
A me si!
Forse perché da sempre sono combattuta dalla voglia di lasciare l'Italia e il dispiacere di lasciare quelli che sono i miei affetti, soprattutto i miei genitori e mio fratello.
Non che io voglia restare a vita con i miei, ma è diverso andare in un'altra nazione dove sei completamente sola.
Ricordo come se fosse ieri, avevo circa 13 anni e dissi a mia mamma: "A 18 anni vado a Londra, voglio vivere là!".
Ero poco più che una bambina.... ma con questa stramba idea di emigrare cucita addosso.
A Londra ci sono andata... tante volte, ma non mi sono mai trasferita, forse sono un po' pentita di questa scelta, ma credo di essere ancora in tempo per rimediare :D.
In realtà dopo il liceo, la laurea, ho immediatamente trovato lavoro (che culo! Direte voi!)... ma non è esattamente quello che si dice un buon lavoro!
L'idea era: mi laureo e vado via, era quando la mia vita era tutta ok, i miei genitori stavano bene e grossi problemi non ce n'erano. A pochi mesi prima della laurea questa proposta di lavoro, segretaria in una piccola azienda, c'era bisogno di una ragazza che parlasse inglese. Io avevo bisogno di soldi.... e così, sono ancora qui, con tutte le insoddisfazioni del caso.
Però tutto precipita a causa della malattia di mia mamma.
E ora la paura è tanta... dentro di me so che dovrei andare per avere una chance in più, vivere in una città cosmopolita a sole 2 ore e mezza di aereo da casa non sarebbe improponibile.
Cominciare tutto da capo.
Certo sarei sola.
Sola significa, sola e contare solo su messa. Londra è il posto migliore dove non sentirsi soli, intendo che è molto facile conoscere gente. Poi ci sarebbe il lavoro, avrei poco tempo per pensare.
Ecco allora che si fanno anche vive le mie radici di napoletana, il mare, il sole, il caldo, la famiglia, la pizza.... mi viene da chiedermi se riuscirei a vivere per sempre in una terra che ogni volta mi ha dato tanto, che considero la mia seconda patria, ma non è la mia.
Penso ai miei genitori, a mia mamma...
E mi dico, che se a 29 anni farei questa scelta... sarebbe una scelta per la vita.
So, però che una cosa mi aiuterebbe tanto, non essere sola.
A me si!
Forse perché da sempre sono combattuta dalla voglia di lasciare l'Italia e il dispiacere di lasciare quelli che sono i miei affetti, soprattutto i miei genitori e mio fratello.
Non che io voglia restare a vita con i miei, ma è diverso andare in un'altra nazione dove sei completamente sola.
Ricordo come se fosse ieri, avevo circa 13 anni e dissi a mia mamma: "A 18 anni vado a Londra, voglio vivere là!".
Ero poco più che una bambina.... ma con questa stramba idea di emigrare cucita addosso.
A Londra ci sono andata... tante volte, ma non mi sono mai trasferita, forse sono un po' pentita di questa scelta, ma credo di essere ancora in tempo per rimediare :D.
In realtà dopo il liceo, la laurea, ho immediatamente trovato lavoro (che culo! Direte voi!)... ma non è esattamente quello che si dice un buon lavoro!
L'idea era: mi laureo e vado via, era quando la mia vita era tutta ok, i miei genitori stavano bene e grossi problemi non ce n'erano. A pochi mesi prima della laurea questa proposta di lavoro, segretaria in una piccola azienda, c'era bisogno di una ragazza che parlasse inglese. Io avevo bisogno di soldi.... e così, sono ancora qui, con tutte le insoddisfazioni del caso.
Però tutto precipita a causa della malattia di mia mamma.
E ora la paura è tanta... dentro di me so che dovrei andare per avere una chance in più, vivere in una città cosmopolita a sole 2 ore e mezza di aereo da casa non sarebbe improponibile.
Cominciare tutto da capo.
Certo sarei sola.
Sola significa, sola e contare solo su messa. Londra è il posto migliore dove non sentirsi soli, intendo che è molto facile conoscere gente. Poi ci sarebbe il lavoro, avrei poco tempo per pensare.
Ecco allora che si fanno anche vive le mie radici di napoletana, il mare, il sole, il caldo, la famiglia, la pizza.... mi viene da chiedermi se riuscirei a vivere per sempre in una terra che ogni volta mi ha dato tanto, che considero la mia seconda patria, ma non è la mia.
Penso ai miei genitori, a mia mamma...
E mi dico, che se a 29 anni farei questa scelta... sarebbe una scelta per la vita.
So, però che una cosa mi aiuterebbe tanto, non essere sola.
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Have you ever questioned
about your origins or better sayin’ about your roots?
I have!
Maybe ‘cause I
keep on struggling toward that desire to move from Italy and the regret to
leave my dear one, above all my parents and my brother.
I don’t mean I
wanna live with my parents forever, but I guess it is different moving in
another country where you’re completely alone.
I have a clear
memory to my mind I was about 13 and told my mum “when I turn 18 I’m moving to
London!”
I was more or
less a child.. with that strong weird idea to move.
I’ve been to
London… loads of times, but I’ve never moved. Probably I regret that choice,
but I think I’m still in time to go through it ;)
After the high
school, the degree, I’ve immediately found a job (lucky girl! You would
probably say that!)… but it is not exactly what is called a great job (I’ve
already told you that!)
My idea was: I
take the degree and I move then, it was so when my life was ok, my parents were
healthy, and there weren’t any problem. Just few months before my graduation,
that job, secretary in a small company, they needed a girl who can speak
English. I needed money… and so, here I am again, together with all the
dissatisfactions.
But everything
went wrong because of my mum’s illness.
We got a bad
experience, but all is well that ends well.
Now, I am so
afraid… if I talk to myself I know I have to move, to take my chance, living in
a cosmopolitan city just 2 and half flight hour far from home, it is not so unacceptable.
The beginning of
a new life.
I know I would
be alone.
Being alone
means all by myself. London is the better place where you don’t feel alone, I
mean, it’s easy meeting new people. A new job will help, I would have less time
to think.
That is the
moment where my Neapolitan roots appear, the sea, the sun, the hot, the family,
the pizza (there's no substitute for it!!!)…. I’m wondering if I could live
forever in a country that gave me more and more and it gives me every time I
come, I consider it my second home, but it’s not my home.
I think of my
parents, my mum… and I feel bad.
And I say to myself that if I chose something like that, it will be a choice for life.
There is one thing, I know, that would help me, don't be alone.
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