putsomec

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martedì 11 agosto 2015

Fear...

E' da un po' che non scrivo qui...
è come se mi mancasse l'ispirazione.
Spesso scrivo come sfogo, o per condividere qualcosa di bello o quando proprio non ce la faccio più e devo scrivere per sentirmi meglio.
Non so se avete capito cosa intendo.

Ora ho paura.


**********************

It's long time I did not write here.... it's like a lack of inspiration.
Usually I write as a surge or to share something amazing or when I cannot handle things and I need to write to feel better.
Don't know if you know what I mean.

Now I am scared.

martedì 14 aprile 2015

Camilo's Story

Hi Readers, 

today I'm gonna ask you some extra prayer for Sweet Cami.

Camilo will be going in for his Heart Cath procedure!  
In our night time (I'm in Italy so I think, while we're almost ready to have dinner or to go to sleep, Cami will be in).
During the procedure they will be coiling some collaterals. There is a huge collateral coming off his aorta so that one will for sure be plugged. Once they are in there they will search for others (if any) and check his pressures to rule or rule out pulmonary hypertension. 
This procedure is just one step closer in preparing him for his 3rd stage open heart surgery. 

So I am asking you to pray for sweet Cami, for no complication during and after it.
God, please, guide the doctors' hands.

Cami is a warrior... a little warrior.
I just wanna say, your Heart Family is with you baby boy.

Love you sweety :*
Keep strong!



PS. For those who haven't already known Camilo's story, please check: 





venerdì 10 aprile 2015

Vorrei...

Vorrei poterti dire che Ti Amo.
Vorrei potertelo sussurrare.
Vorrei poterlo gridare al mondo.
Vorrei potertelo trasmettere con la forza del pensiero.
Vorrei poterti guardare.
Vorrei... poterti dire che T'Amo da morire..........




martedì 7 aprile 2015

You are my person

Quando ti dico “tu sei la mia persona” forse non capisci. Non sto parlando di anime gemelle. No. Parlo di qualcuno che ti sconvolge. Non ti sceglie. E non lo scegli. Arriva. Di qualcuno che entra nella tua vita e di cui poi non puoi più fare a meno. Parlo di un amore che cresce senza che tu te ne accorga. Un amore che quasi combatti. Che non vuoi provare. E gli metti i bastoni tra le ruote. Lo allontani, lo maltratti e alla fine lo ritrovi ancora lì. Davanti a te intatto, senza un graffio. Lì che ti guarda e aspetta che tu capisca.
Parlo di qualcuno con cui il tempo non esiste. Che ti lascia senza respiro e che te lo toglie quando si allontana da te.
Diventa un’esigenza fisica. Una dipendenza.
Per certi versi una malattia. Veleno e antidoto allo stesso tempo.
Parlo di qualcuno che è i tuoi pensieri. I tuoi gesti. I tuoi respiri.
Parlo di qualcuno che è te. Di qualcuno che se lo guardi in silenzio ci vedi quello che sei tu. E che a volte ti fa paura perché è come guardarsi ad uno specchio, perché ti fa riflettere, perché capisci che devi cambiare, devi essere migliore di come sei. Perché e la tua persona. E se salvi lei, salvi te stessa.



giovedì 2 aprile 2015

Innamorati

Innamorati di una persona che ama guardarti dormire.
Che ti sussurra parole belle mentre lo fa, come se ti cantasse una nenia lenta e sconosciuta che solo nei tuoi sogni puoi ricordare.

Innamorati di una persona che come primo saluto, al mattino usa un “Come stai?”. Non perché tu stai male, ma perché per lei la cosa più importante e che tu stia bene. 

Innamorati di una persona che ti bacia all’ improvviso, senza un motivo, per avere ogni volta l’emozione di un amore che sorprende. Qualcuno che usa gli abbracci invece delle parole quando sei triste, e che, invece dei consigli usa il battito del suo cuore per calmarti. 

Innamorati di una persona che ti dedica canzoni tutti i giorni, perché ogni canzone gli ricorda te. Per questo tu sei una fragola, una meravigliosa creatura o una bella stronza tutto nello stresso giorno. 

Innamorati di una persona che la pensa in modo totalmente opposto a te, ma che ha sempre voglia di ascoltare la tua opinione. Che passi serate intere a spiegarti il suo punto di vista. Che si incazzi in modo esagerato se tu non sei d’accordo, e che vuole fare pace facendo l’amore. 

Innamorati una persona che ti prende in giro, una persona che ama ridere più che sorridere. 

Innamorati di una persona curiosa e che ama viaggiare, ti porterà a fare snorkeling con le megattere, alpinismo sull’Everest, bungee jumping sulla Macau Tower, surf in Australia. Poi ti leggerà un Orgoglio e pregiudizio sotto un’immensa quercia in Inghilterra, e tu ovviamente piangerai per Darcy e odierai Elizabeth, ma solo all’inizio. Cavalcherete in Andalusia, e ti canterà una serenata in un castello Irlandese dopo un’ubriacatura di Guinness. Ma ti ricorderà sempre che casa sua sarà solo dove sono poggiati i tuoi occhi e i tuoi piedi, tutto il resto del mondo fa volume. 

Innamorati di una persona che sa isolarsi nella malinconia dei suoi silenzi, che capisce l’importanza di un pianto liberatorio. 

Innamorati di una persona che ami la tua libertà, la tua indipendenza e che rispetti le tue scelte. Ma che ogni tanto ti faccia una sfuriata di gelosia, perché in fondo tu sei il suo mondo.

Innamorati di una persona che abbia il miglior odore dell’universo, quello che riconosceresti ovunque, quello unico che solo tu puoi apprezzare. Quell’odore tanto simile alle tue emozioni. E, alla fine, innamorati di quell’unica anima che potrai mai amare con tutto te stesso. Non accontentarti di un amore mediocre, di un amore che non è amore. Innamorati perché non ne puoi fare a meno, non perché non vuoi stare solo.

lunedì 30 marzo 2015

I nonni....

Quale invenzione più bella dei nonni???

Oggi scelgo di ricordare il mio!

Avrebbe compiuto 97 anni oggi..... e sono già 9 anni che non c'è più.
E mi manca da morire...
Se mi giro indietro lo vedo lì che mi sorride e mi tende la mano.
E' stato una figura importantissima nella mia vita. Un amore unico il nostro.
Non a caso la mia prima parola è stata nonno!
Con grande stupore dei miei genitori :) e forse con stupore anche vostro adesso :D
Ebbene si!
Mi capita spesso di commuovermi quando vedo nonno e nipote in giro, soprattutto i piccoli, forse perché riaffiorano tutti i miei ricordi più belli.
Ne ho combinato di marachelle... eppure lui era sempre lì a fingere di arrabbiarsi e poi riderne.
Gli anni che mi sono stati concessi con lui sono stati i miei anni più felici, gli anni in cui mi sono sentita amata davvero.
Ora voglio pensare che mi guidi e protegga. Non potrebbe essere altrimenti.

Miss you Grandpa!

Mi piacerebbe farlo capire ai ragazzini di oggi, quanto i nonni siano il nostro patrimonio... il nostro passato su cui costruire il nostro presente...
Godeteveli finchè li avete!





giovedì 12 marzo 2015

Roma Caput Mundi

Roma è sempre Roma.
In qualsiasi momento dell'anno, in qualsiasi stato d'animo tu ti trovi, da qualsiasi angolazione la vedi,
Lei è lì.... la città Eterna!
Grazie Roma!!!!




venerdì 6 marzo 2015

Lavorare al Sud

E' un'impresa quasi impossibile. 
No, non mi riferisco alla crisi e alla mancanza di lavoro. 

Esistono tante piccole aziende private qui al Sud (mi riferisco a Napoli e provincia in particolar modo), che ti "assumono", si perché loro ti assumono - a modo loro - ogni azienda che si rispetti ha bisogno di una segretaria, ma che non sia solo segretaria... ma sia una tuttofare... quindi dal semplice rispondere a telefono, prendere note, segnalare e fissare appuntamenti, cosa che può fare qualsiasi ragazza di buona volontà pur avendo un semplice diploma, la suddetta segretaria si ritrova a fare fatture, a sentirsi o meglio sorbirsi le lamentele dei clienti, facendo da telefono amico e poi se sa anche l'inglese è meglio, così cura pure i rapporti con l'estero (nel caso in cui ci fossero ovviamente!).
Chiaramente è sottopagata!
8 ore lavorative, con un contratto part-time e paga part-time!
E allora che fai?
Accetti o no? 
Pensi, vabbè per iniziare può andarmi bene.... 
ma poi cresci e pensi... non può andarmi ancora bene... 
Una media azienda privata del sud, ha una sola persona in ufficio, che se per qualche strano caso del destino si ammala, o ha bisogno di gg liberi, deve crearsi il problema di come fare per non lasciare nei guai... 
Non esistono aziende "sane" al sud... quella più "sana" diciamo che paga regolarmente... 
Invece pare che ogni datore di lavoro qui prenda come suo motto il detto tutto napoletano "A murì e a pavà ce sta semp tiemp".
Credo che molti vivono una situazione del genere e sanno di cosa parlo. 
Un ufficio che dovrebbe essere degno di questo nome, dovrebbe funzionare in certo modo... ossia avere SEMPRE, carta, penne, post-it, buste, assistenza per i pc, qualsiasi tipo di materiale necessario. 
Invece non funziona così.
Funziona che devi prendere decisioni non tue, perché i titolari non ci sono mai.
Devi prenderti la responsabilità degli operai e dei clienti, quando non tocca a te. 
Devi fare troppe cose per una paga misera. 
In Inghilterra è buona norma chiedere un aumento di stipendio quando credi di meritarlo. 
Qui, invece, te lo sogni l'aumento!
Guai a chiederlo... se il tuo stipendio, che ti tocca di diritto visto che lavori un mese intero, non ti viene dato a fine mese e non ti viene mai dato per intero. 
E quando vedi i titolari con manie di grandezza, ti chiedi: "ma allora con i miei soldi questo fai?"
E difficile lavorare al sud!
Quando non hai l'alternativa, è ancor peggio dover resistere e invece vorresti solo scappare.
Non importa rimanere senza lavoro.
Sai che se non lasci muori.

mercoledì 25 febbraio 2015

Life...

Today I have decided to suggest again the main parts of Steve Job's most famous speech at Stanford, and not because today is his birthday, but because today those words appeared to me as soon as I have logged in...and they seemed so strong or maybe what I need at that moment.
So here you are.


Because almost everything — all external expectations, all pride, all fear of embarrassment or failure - these things just fall away in the face of death, leaving only what is truly important. Remembering that you are going to die is the best way I know to avoid the trap of thinking you have something to lose. You are already naked. There is no reason not to follow your heart. [...]

"If you live each day as if it was your last, someday you'll most certainly be right." It made an impression on me, and since then, for the past 33 years, I have looked in the mirror every morning and asked myself: "If today were the last day of my life, would I want to do what I am about to do today?" And whenever the answer has been "No" for too many days in a row, I know I need to change something. [...]

No one wants to die. Even people who want to go to heaven don't want to die to get there. And yet death is the destination we all share. No one has ever escaped it. And that is as it should be, because Death is very likely the single best invention of Life. It is Life's change agent. It clears out the old to make way for the new. Right now the new is you, but someday not too long from now, you will gradually become the old and be cleared away. Sorry to be so dramatic, but it is quite true.

Your time is limited, so don't waste it living someone else's life. Don't be trapped by dogma — which is living with the results of other people's thinking. Don't let the noise of others' opinions drown out your own inner voice. And most important, have the courage to follow your heart and intuition. They somehow already know what you truly want to become. Everything else is secondary.



giovedì 5 febbraio 2015

Sull'amore....

Mi permettete di parlarvi un attimo dell’amore? Quando si nasce, secondo me, si nasce a metà, perché nell'origine si era una cosa insieme, poi ci ha separato il tempo, lo spazio, ma la vita diventa pienezza quando si trova l’altra metà, e io in questo sono stato fortunatissimo, per questo e per tante altre cose.

E così, in mia moglie, ho trovato l’altro pezzo di me molto presto: avevo appena fatto la maturità, e con quest’altro pezzo abbiamo fatto la strada insieme. E questo è bello perché si cresce insieme. Tanto è vero che io non mi vergogno a dire che quel che vedete qui, davanti a voi, è in gran parte il frutto del rapporto con questa mia straordinaria moglie.

Se poi mi chiedete: ma com’è che sei riuscito a stare quarantadue anni con la stessa persona, in questi tempi in cui si consuma tutto: si consumano le scarpe, gli orologi, i telefonini e anche i partner, i mariti, le mogli e perfino i fidanzati?

Debbo dire che ognuno deve trovare la sua formula nell’amore: la mia è stata questa, ma non è ripetibile, vi prego, e non pensate che tutto quello che io vi voglio dire stasera, sia la formula per la vita, o la soluzione per la pace.

Io non ho formule, non ho nemmeno risposte ai problemi del mondo, che sono immensi, ho soltanto delle domande, non ho nemmeno certezze, ho dei dubbi da porre a chi crede di avere certezze e poi non le ha. La formula del mio matrimonio è questa: grandi presenze e grandi assenze. Vi faccio anche l’esempio: io avevo già due figli piccoli, e facevo il corrispondente di guerra in Vietnam, dove non potevo tenerela famiglia perché era pericoloso. Chi di voi lo ha studiato, si ricorderà che, nel 1968, in Vietnam c’erano i vietcong che attaccavano le città, e non si poteva tenere i bambini in una zona di guerra, e così i miei stavano con la madre a Singapore, mentre io facevo il corrispondente di guerra in Vietnam, in Cambogia, nel Laos, e poi nelle guerriglie in Indonesia, in Malesia... ero sempre fuori.

Stavo via due o tre settimane e poi tornavo a casa. Ed era bellissimo tornare, perché ero pieno di piccoli regali per i bambini, e tante esperienze da raccontare a mia moglie, che a sua volta mi raccontava le sue. E questo era bello perché tutt’e due avevamo qualcosa da scambiarci. Tant’è vero che dopo un po’ di giorni mia moglie mi diceva: «Ma non hai qualche altra guerra da andare a raccontare?».

Per cui la mia formula era questa: grandi presenze e grandi distacchi. (...)

L’amore!? Una cosa che ormai è diventata così poco di moda. Chi di voi ha i capelli bianchi come me, si ricorderà che la nostra generazione, diceva «fare all’amore» e non «fare sesso». Io trovo, che se insegnassimo ai nostri figli già queste espressioni, avremmo fatto qualcosa di interessante. Avremmo riportato nella vita quella cosa stupenda e meravigliosa che è l’amore. Qualcosa che è più grande della materia.

Qualcuno dirà: «Ma il sesso è importante!».

Lo dite a me che ho 63 anni e ho girato il mondo?

Ma è la cantina, non è l’ultimo piano!

Molti giovani oggi hanno paura a dire: «Sono innamorato, ti amo!»

Perchè pensano che sia una debolezza, una vulnerabilità, uno sdilinquimento che non è una forza. Io trovo che se riparliamo d’amore è bellissimo, e il mio messaggio ai giovani è: vi prego, riscoprite la voce del cuore, la testa è bella, la testa è importante, ma la ragione non è tutto! Dobbiamo ascoltare il cuore e il cuore parla con la voce uguale. Mussulmani, cristiani, ottentotti, il cuore è uguale dappertutto. Non c’è un cuore orientale e un cuore occidentale, non c’è una psiche orientale e una psiche occidentale: noi siamo dentro la psiche che è uguale dappertutto. La vita è una, una! Questa piccola straordinaria vita è parte di una cosa meravigliosa, dell’universo...

E questo, ritornando nella natura, è una cosa che sento molto. Io, ora, me lo sono permesso: ho 63 anni e vivo in mezzo alla natura. Cosa che suggerisco a tutti di fare.(...)

Certi grandi dicono che la miglior forma di comunicazione è il silenzio. E le parole spesso sono trappole.
Vi faccio un esempio con una parola che tutti, tutti, tutti conosciamo. La parola “amore”.

A volte è una cosa meravigliosa, a volte una grande sofferenza, a volte una grande gioia, a volte una grande forza, a volte un fuoco, a volte un senso di insufficienza... amore.

Amore: tutto lì? Tutte queste cose? Tutte lì? In questa scatolina della parola? L’amore è molto di più di quella parola, eppure non troviamo altro modo di esprimerlo che con quella parola. (...)

Io non sono consumista, ho una sola moglie che non ho mai rottamato e con la quale sto insieme da 42 anni.
Quando feci conoscere questa mia moglie ai miei genitori dicendogli che era tedesca, il mi’ babbo la guardò come se ci avesse in testa un elmetto con scritto “ss”, e la mi’ mamma aggiunse: «La ‘un è nemmeno della nostra religione».

Questo voleva dire essere tedesco a Firenze 45 anni fa. Oggi è tutto superato, si può viaggiare in giro con questo euro senza frontiere e senza nemmeno passaporti. È una bella storia.


Tiziano Terzani - Intervista L'Espresso

It's just a moment!

Cos'è la felicità?
E' solo un momento!
La citazione più famosa a riguardo è:

"La felicità è un percorso non una meta; la felicità va trovata lungo il viaggio non alla fine della strada, perchè quando un viaggio termina è troppo tardi. Il tempo per essere felici è oggi non domani."

Sono reduce da un weekend lavorativo a Londra... dov'è successo di tutto e di più da aerei persi, valige smarrite a merce non consegnata. Una vera odissea!!!!!!!
L'unica cosa che mi rendeva felice era essere con lui lì al mio fianco... la persona che amo.
La nostra ultima sera, tutto perfetto.
Il gg dopo il rientro, un disastro!
Maledetta la mia gelosia, che mi ha fatto commettere un'azione sconsiderata.... e ora non mi parla. Nonostante le sincere scuse.
La felicità è davvero un attimo... basta niente per rovinare tutto.
Aspettare che si calmi, è l'unica possibilità che ho.
Ahhhhwwwwwww.


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What is happiness?
It's just a moment.
The most famous quote regarding happiness is:

"Happiness is a journey, not a destination; happiness is to be found along the way not at the end of the road, for then the journey is over and it's too late. The time for happiness is today not tomorrow." 

I've just came back from a business trip in London... where everything happened, from missed planes, lost luggages, goods not delivered. A real mess!!!!!!!!
The only one thing that made me happy was being there with him.... the boy that I love. 
Our last night there, everything was perfect!
F**king jealousy, and so that I did a reckless action... and now he did talk to me anymore. Besides the sincere apologies.
Happiness is really just a moment.... a minute and you lose what you have.
Waiting for him to calm down.

ahhhwwwww!

venerdì 9 gennaio 2015

Terra Mia

"Quando cammini nella mia città non riesci ad essere obiettivo, non riesci a dare un giudizio su quello che i tuoi occhi stupiti stanno guardando, confusi dalle immagini che entrano nel cuore, rimbalzano dall'anima e poi quando meno te lo aspetti ritornano alla mente. Allora Napoli che cos'è? Napoli è l'amarezza squarciata da un sorriso che appare sul viso di un bambino come un arcobaleno dopo una pioggia di lacrime.
Appena finii di pronunciare questa frase Pino Daniele iniziò con la sua chitarra, con le mani accarezzò le corde dell'anima cantando "Terra mia". Era mercoledì 10 luglio 2013, Foro Italico a Roma, ed io ero sul palco assieme a lui. Mi tremavano le gambe.
Pino ha cantato "Terra mia" e ha cantato la verità perché 'sta terra è 'a soia. 

Si capisce dagli occhi della gente, dal sentimento che è stato capace di donare negli anni, dall'ombra che è scesa in queste ore sul sole amaro di Napule è. 
Il popolo ha voglia di comunicare questo suo dolore, e lo fa con abbracci, stringendo le mani, piangendo; non scrive sui muri della città, ma sui graffiti di Internet, sui murales che sono le pareti di Facebook, scrivono tutti di tutte le generazioni, dicono che sei immenso, Pino, che sei uno di famiglia, ti scrivono tutti, e tra i tanti giovani ti scrive anche un ragazzo che si chiama Salvatore. 
Dice: «'A musica 'e Pino Daniele nun 'a siente, 'a musica 'e Pino Daniele 'a tuocche, 'a tuocche 'ncopp'a nu muretto scarfato d'o sole, 'a tuocche 'ncopp'a 'na ringhiera quanno guarde Napule 'a copp'a San Martino, 'a toucche 'ncopp'a pelle sporca 'e sale 'e nu piscatore, nui napulitane nun simme figli né frate, nui napuliane simme 'e note e 'a musica 'e Pino Daniele, Napule è... e sarrà "Pinuccio"». Questo dice la Terra tua".

Alessandro Siani
Grazie!


lunedì 5 gennaio 2015

'O Blues..... Ciao Pino...

Non volevo che il primo post dell'anno fosse triste.
Ma oggi Napoli piange e piango anche io.
La musica perde un grande interprete, cantautore, musicista.
Napoli perde un uomo che l'ha cantata per come realmente è.
Napul'è mill culur!
Per me Pino Daniele è Napoli.
L'ho sempre identificato con la mia città per la sua spontaneità, il suo modo d'essere.
Ogni volta che penso alla mia Napoli, canticchio Napul'è, che per me è la canzone che rappresenta davvero Napoli!
Da oggi noi napoletani saremo un po' più tristi. Abbiamo perso un po' di cuore.

'O Ssaje 'O Core comme Fa?

Cia' guagliò!



Tu stive 'nzieme a n'ato 
je te guardaje 
primma 'e da' 'o tiempo all'uocchie 
pe' s'annammura' 
già s'era fatt' annanze 'o core. 
A me, a me 
'o ssaje comme fa 'o core 
a me, a me 
quann' s'è annamurato. 

Tu stive 'nzieme a me 
je te guardavo 
comm'è succiesso, ammore 
ca è fernuto 
ma je nun m'arrenn' 
ce voglio pruva'. 
Je no, je no 
'o ssaje comme fa 'o core 
je no, je no 
quann s'è sbagliato.