Mi permettete di parlarvi un attimo dell’amore? Quando si nasce, secondo me, si nasce a metà, perché nell'origine si era una cosa insieme, poi ci ha separato il tempo, lo spazio, ma la vita diventa pienezza quando si trova l’altra metà, e io in questo sono stato fortunatissimo, per questo e per tante altre cose.
E così, in mia moglie, ho trovato l’altro pezzo di me molto presto: avevo appena fatto la maturità, e con quest’altro pezzo abbiamo fatto la strada insieme. E questo è bello perché si cresce insieme. Tanto è vero che io non mi vergogno a dire che quel che vedete qui, davanti a voi, è in gran parte il frutto del rapporto con questa mia straordinaria moglie.
Se poi mi chiedete: ma com’è che sei riuscito a stare quarantadue anni con la stessa persona, in questi tempi in cui si consuma tutto: si consumano le scarpe, gli orologi, i telefonini e anche i partner, i mariti, le mogli e perfino i fidanzati?
Debbo dire che ognuno deve trovare la sua formula nell’amore: la mia è stata questa, ma non è ripetibile, vi prego, e non pensate che tutto quello che io vi voglio dire stasera, sia la formula per la vita, o la soluzione per la pace.
Io non ho formule, non ho nemmeno risposte ai problemi del mondo, che sono immensi, ho soltanto delle domande, non ho nemmeno certezze, ho dei dubbi da porre a chi crede di avere certezze e poi non le ha. La formula del mio matrimonio è questa: grandi presenze e grandi assenze. Vi faccio anche l’esempio: io avevo già due figli piccoli, e facevo il corrispondente di guerra in Vietnam, dove non potevo tenerela famiglia perché era pericoloso. Chi di voi lo ha studiato, si ricorderà che, nel 1968, in Vietnam c’erano i vietcong che attaccavano le città, e non si poteva tenere i bambini in una zona di guerra, e così i miei stavano con la madre a Singapore, mentre io facevo il corrispondente di guerra in Vietnam, in Cambogia, nel Laos, e poi nelle guerriglie in Indonesia, in Malesia... ero sempre fuori.
Stavo via due o tre settimane e poi tornavo a casa. Ed era bellissimo tornare, perché ero pieno di piccoli regali per i bambini, e tante esperienze da raccontare a mia moglie, che a sua volta mi raccontava le sue. E questo era bello perché tutt’e due avevamo qualcosa da scambiarci. Tant’è vero che dopo un po’ di giorni mia moglie mi diceva: «Ma non hai qualche altra guerra da andare a raccontare?».
Per cui la mia formula era questa: grandi presenze e grandi distacchi. (...)
L’amore!? Una cosa che ormai è diventata così poco di moda. Chi di voi ha i capelli bianchi come me, si ricorderà che la nostra generazione, diceva «fare all’amore» e non «fare sesso». Io trovo, che se insegnassimo ai nostri figli già queste espressioni, avremmo fatto qualcosa di interessante. Avremmo riportato nella vita quella cosa stupenda e meravigliosa che è l’amore. Qualcosa che è più grande della materia.
Qualcuno dirà: «Ma il sesso è importante!».
Lo dite a me che ho 63 anni e ho girato il mondo?
Ma è la cantina, non è l’ultimo piano!
Molti giovani oggi hanno paura a dire: «Sono innamorato, ti amo!»
Perchè pensano che sia una debolezza, una vulnerabilità, uno sdilinquimento che non è una forza. Io trovo che se riparliamo d’amore è bellissimo, e il mio messaggio ai giovani è: vi prego, riscoprite la voce del cuore, la testa è bella, la testa è importante, ma la ragione non è tutto! Dobbiamo ascoltare il cuore e il cuore parla con la voce uguale. Mussulmani, cristiani, ottentotti, il cuore è uguale dappertutto. Non c’è un cuore orientale e un cuore occidentale, non c’è una psiche orientale e una psiche occidentale: noi siamo dentro la psiche che è uguale dappertutto. La vita è una, una! Questa piccola straordinaria vita è parte di una cosa meravigliosa, dell’universo...
E questo, ritornando nella natura, è una cosa che sento molto. Io, ora, me lo sono permesso: ho 63 anni e vivo in mezzo alla natura. Cosa che suggerisco a tutti di fare.(...)
Certi grandi dicono che la miglior forma di comunicazione è il silenzio. E le parole spesso sono trappole. Vi faccio un esempio con una parola che tutti, tutti, tutti conosciamo. La parola “amore”.
A volte è una cosa meravigliosa, a volte una grande sofferenza, a volte una grande gioia, a volte una grande forza, a volte un fuoco, a volte un senso di insufficienza... amore.
Amore: tutto lì? Tutte queste cose? Tutte lì? In questa scatolina della parola? L’amore è molto di più di quella parola, eppure non troviamo altro modo di esprimerlo che con quella parola. (...)
Io non sono consumista, ho una sola moglie che non ho mai rottamato e con la quale sto insieme da 42 anni. Quando feci conoscere questa mia moglie ai miei genitori dicendogli che era tedesca, il mi’ babbo la guardò come se ci avesse in testa un elmetto con scritto “ss”, e la mi’ mamma aggiunse: «La ‘un è nemmeno della nostra religione».
Questo voleva dire essere tedesco a Firenze 45 anni fa. Oggi è tutto superato, si può viaggiare in giro con questo euro senza frontiere e senza nemmeno passaporti. È una bella storia.
Cos'è la felicità?
E' solo un momento!
La citazione più famosa a riguardo è:
"La felicità è un percorso non una meta; la felicità va trovata lungo il viaggio non alla fine della strada, perchè quando un viaggio termina è troppo tardi. Il tempo per essere felici è oggi non domani."
Sono reduce da un weekend lavorativo a Londra... dov'è successo di tutto e di più da aerei persi, valige smarrite a merce non consegnata. Una vera odissea!!!!!!!
L'unica cosa che mi rendeva felice era essere con lui lì al mio fianco... la persona che amo.
La nostra ultima sera, tutto perfetto.
Il gg dopo il rientro, un disastro!
Maledetta la mia gelosia, che mi ha fatto commettere un'azione sconsiderata.... e ora non mi parla. Nonostante le sincere scuse.
La felicità è davvero un attimo... basta niente per rovinare tutto.
Aspettare che si calmi, è l'unica possibilità che ho.
Ahhhhwwwwwww.
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What is happiness?
It's just a moment.
The most famous quote regarding happiness is:
"Happiness is a journey, not a destination; happiness is to be found along the way not at the end of the road, for then the journey is over and it's too late. The time for happiness is today not tomorrow."
I've just came back from a business trip in London... where everything happened, from missed planes, lost luggages, goods not delivered. A real mess!!!!!!!!
The only one thing that made me happy was being there with him.... the boy that I love.
Our last night there, everything was perfect!
F**king jealousy, and so that I did a reckless action... and now he did talk to me anymore. Besides the sincere apologies.
Happiness is really just a moment.... a minute and you lose what you have.
If a woman conceals her affection with the same skill from the object of it, she may lose the opportunity of fixing him; and it will then be but poor consolation to believe the world equally in the dark. There is so much of gratitude or vanity in almost every attachment, that it is not safe to leave any to itself. We can all begin freely -- a slight preference is natural enough to be really in love without encouragement. In nine cases out of ten a woman had better show more affection than she feels. Bingley likes your sister, undoubtely; but he may never do more than like her, if she does not help him on.
But she does help him on, as much as her nature will allow. If I can perceive her regard for him, he must be a simpleton, indeed, not to discover it too.
Remember Eliza, that HE does not know Jane's disposition as you do.
But if a woman is partial to a man, and does not endeavour to conceal it, he must find it out.
Perhaps he must, if he sees enough of her. But, though Bingley and Janemeet tolerably often, it is never for many hours together; and as they always see each other in large mixed parties, it is impossible that every moment should be employed in conversing together. Jane should therefore make the most of every half-hour in which she can command his attention. When she is secure of him, there will be leisure for falling in love as much as she chuses...
- Si Che posso, ma non lo farò. Non c’è ragione al mondo per cui dovrei vivere senza di lei. Non c’è nulla di più importante della nostra relazione, niente. Ci piace stare insieme tutto il tempo. Entrambi potremmo vivere da soli, ma per cosa? Non ho intenzione di sacrificare l’amore, il vero amore, ne per qualche f*** p***, ne per gli amici, e per nessun affare, perché sai alla fine di notte per amare queste cose, rimani da solo . Nessuno di noi lo vuole. Non serve riempire il letto del sesso, non funziona. Io non voglio essere un libertino. E 'come dico nella canzone, ho vissuto tutto e niente funziona meglio che avere qualcuno che ami accanto a te.
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One day someone asked Jonh Lennon: - Why can't you be alone without Yoko? And he said: - Yeah, I can be, but I don't wish to be. There is no reason on earth why I should live without her. There is nothing more important than our relatioship, nothing. We dig being together all the time. And both of us could survive apart, but what for? I'm not going to sacrifice love, real love, for any fucking whore or any friend, or any business, because in the end you're alone at night Neither of us want to be. And you can't fill the bed with groupies, that doesn't work. I don't want to be a swinger. Like I say in the song, I've been though it all, and nothing works better than to have somebody you love hold you.
Oggi voglio parlarvi del curniciello.
Tradizione tutta napoletana che mi è tornata in mente l'altro giorno parlando al telefono
Beh, tradizione vuole che sia regalato, solo in questo modo porta fortuna.
Dev'essere rosso, regalato... e secondo la tradizione più verace rotto alla punta.
Inoltre c'è tutto un rituale dietro... nel momento in cui lo si dona, bisogna chiedere al destinatario di aprire la mano sinistra e pungerlo con la punta, così il curniciello verrà attivato
Si, lo so, noi napoletani siamo alquanto bizzarri con queste cose. Ma guai a non seguire il rituale magico!
Nun se pazzea che curniciell!
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Today, let's talk about the "curniciello" (it's hard to say it in English, let's say the lucky horn).
A Neapolitan Tradition that came to my mind last night on the phone
According to the tradition, you have to give that lucky horn as a present, this is the only way it brings you luck.
It has to be given, red and according to the original tradition broken on its tip.
Furthermore, there is also a ritual... when you give the lucky horn, you MUST ask the consignee to open the left hand and sting it with the lucky horn's tips, this way the lucky horn is activated.
Yeah, I know, we as Neapolitan are almost strange with those kind of stuff. But woe betide if you do not follow the magic ritual!